VISITA VESCOVO HOSPICE SAN MARCO
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Giovedì 11 maggio 2017, alle ore 10.00, il Vescovo di Latina, Sua Eccellenza Mons. MarianoCrociata, ha fatto visita alla Casa di Cura San Marco di Latina.Nell’Aula Magna della Clinica, Il Direttore Sanitario, dr. Gerardo Saggese, ha dato il suopersonale benvenuto a Mons. Crociata “…Un gesto molto importante sia per i pazienti che pertutto il personale della clinica”. Il dr. Saggese, ha inoltre evidenziato che nella Clinica San Marco,seppur di modeste dimensioni, vi lavorano quasi 200 dipendenti. Attualmente la Casa di Cura,presente sul territorio di Latina dal 1957, si occupa oltre che di Medicina, di Chirurgia anche diHospice, con l’assistenza sia domiciliare che residenziale, di cui il dott. Domenico Russo ne è ilresponsabile. Il dr. Domenico Russo ha salutato il Vescovo, sottolineando l’importanza e la preziosità per la suapresenza, soprattutto per i pazienti dell’Hospice, in quanto Pastore della Chiesa di Latina. Harivolto inoltre l’augurio a Mons. Mariano Crociata di poter condividere questo spaccato di vita che,quotidianamente tutti gli operatori dell’Hospice, sia professionisti che volontariati, hanno ilprivilegio di vivere, ossia quello di essere affacciati ogni giorno sul “roveto ardente” (Mosè siavvicinò a vedere perché il roveto ardeva nel fuoco ma non si consumava. Dio chiamò Mosè dalroveto e gli diede il compito di far uscire gli Israeliti, il popolo di Dio, dall’Egitto. Dove uno pensache si trovi il roveto ardente, determina, ad un certo punto, dove creda che si trovi il Monte Oreb, ilmonte di Dio, e il Monte Sinai. Esodo 3:1- 4:17) “…Noi lo diciamo sempre: questo non è il postodove si viene a morire, ma il posto dove si viene a vivere l’ultimo tratto di strada.”S.E. Mons. Mariano Crociata, nato a Castelvetrano (Trapani), è Vescovo di Latina dal dicembre2013. Ha rivolto il suo augurio a tutti coloro che prestano il proprio lavoro e servizio nella struttura,affinché essa diventi luogo di umanizzazione, paradossalmente in mezzo a tanta sofferenza, unluogo in cui si scopra il valore della vita, contribuendo ad umanizzare e sensibilizzare i rapportinelle famiglie e nella vita sociale, dove non c’è comprensione, sensibilità per questa dimensioneimportante della vita, sia nel suo corso e nella sua fase terminale. “…Il Dolore seppur sempre illuogo della desolazione, dell’abbandono, dello sconforto e della disperazione, della ribellione, èstrettamente legato all’Amore. Quando si ama veramente non si può non soffrire. In questoambiente, il rapporto tra Amore e Dolore è molto più complicato, perché è mediato dal lavoro”.”…La scoperta grande è la ricchezza che questo lavoro può contenere, quando l’amore riesce amettercisi dentro, guardando alle persone che soffrono”. Infine il ringraziamento del dott. Maurizio Scarsella, Presidente Provinciale delle Acli,un’associazione di promozione sociale, un soggetto autorevole della società civile e del mondo delterzo settore: il volontariato, il non profit, l’impresa sociale.Le Acli e la loro rete di servizi, associazioni specifiche e imprese sociali, contano oggi oltre 895.711iscritti, in Italia e all’estero, e 7.001 strutture territoriali, tra cui 2.935 circoli, 106 sedi provinciali e 21regionali; ogni anno vengono forniti servizi a circa 3 milioni e mezzo di persone. Scarsella hasottolineando l’importanza di coloro che operano nella struttura, e che vivono quotidianamentequesto tipo di esperienza, sapendo valutare i veri valori della vita. “…Un’esperienza che vivopersonalmente questa mattina con grande emozione”. “…Sono situazioni che ci fanno riflettere: lasalute non è un bene che noi pensiamo di poter gestire come tante altre cose, ma è unaricchezza. Il volersi bene e di essere capaci di dare del bene al prossimo, è importantissimo.Dare, senza aspettare di ricevere è una cosa importante”.Infine il dr. Domenico Russo, Responsabile Hospice insieme alla dott.ssa Michela Guarda,coordinatrice e Presidente dell’Associazione “Volontari Hospice San Marco”, hanno accompagnatoil Vescovo nel reparto Hospice, dove è proseguita la visita ai degenti nel reparto. Mons. Crociataha avuto modo di conoscere tutto lo sfaff medico che opera nel settore: la dott.ssa Francesca DelFabbro, psicologa, i medici palliativisti: dr.ssa Alessia Massicci, dr.ssa Eleonora Papuzzo, dr.ssaChiara Venditti e dei volontari che prestano il loro servizio all’interno della struttura. Tantaemozione e commozione quanto Mons. Crociata si è trattenuto in ogni stanza con i degenti e i lorofamiliari, concedendo a ciascuno di loro un momento del tutto privato.
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